lunedì 31 marzo 2008

INCIPIT

I tratti caratteriali non si discutono. Ognuno indossa i propri e quelli si porta dietro tutta la vita ed oltre. C'è poco da fare. L'aspetto mite, la sventatezza. La propensione a precorrere o a pregustare. Precorrere tanto da trovarsi sperso. O pregustare al punto di non aver più fame.

Ora mi chiedo se i tratti caratteriali siano quelli a cui si ricorre nel raccontare la storia altrui? Quindi il risultato di un'osservazione o piuttosto la presa d'atto delle conseguenze che sommandosi vanno a disegnare il corpo ?

Davvero non so riconoscere in ogni altro se non un lato e il suo contrario. Il vigliacco che si fa ardito. L'avaro che apre la borsa. L'altruista che scompare alla richiesta d'aiuto. Il fedele infido. Il bestemmiatore che appena può ricorre alla Divina Provvidenza. Quindi, dove siamo ? Di che cosa stiamo parlando ? A chi affidiamo la nostra attenzione se non ad una costruzione improria di fiducia, di lealtà, di speranza.

Il tutto per arrivare a dire che Io, Impaziente, Che Io, Irrascibile e Impertinente. Io che partecipo da tempo ancora non so che sia accaduto. Né mai lo saprò.

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